L’università censura autistici.org

Uniboom e altri siti studenteschi oscurati dall'ateneo

                            

Da alcune settimane dalle postazioni internet dell'università di Bologna è impossibile visitare i siti e i blog di svariati collettivi autorganizzati.
A quanto è dato sapere tutto è iniziato quando "Graziano Pepone", nome collettivo di un gruppo di studenti, ha disseminato l'Univerisità di Bologna di cartoncini plastificati che promettevano l'accreditamento di 1 cfu a chi lo presentasse alla propria segreteria. Sul cartoncino si rimandava a www.unibologna.eu, innocuo "clone" del portale d'ateneo, sul quale era spiegata l'iniziativa: un gioco paradossale per mostrare quanto ormai lo studio universitario sia ridotto a merce, quantificato fino alla soglia del ridicolo dal sistema dei crediti formativi.


L'Università di Bologna, mostrando una totale "mancanza di autoironia" e soprattutto la volontà di correre a censurare qualsiasi voce vada a macchiarne l'immagine immacolata da spot pubblicitario, non ha saputo far meglio che inserire il server su cui risiedeva il sito nella propria black list. In parole povere l'hanno reso inaccessibile da tutte le postazioni internet interne all'università.
Questa operazione di vera e propria censura ha oscurato non soltanto il sito unibologna.eu, poichè il server in questione fa parte del network autogestito dal collettivo Autistici/Inventati (www.autistici.org), che ospita decine e decine di altri caselle mail e siti. Tra questi il controportale Uniboom, aggregatore di notizie dai blog dei collettivi studenteschi e dell'autorganizzazione sociale, curato da attivisti di EsPRèsS. Tutti questi siti sono al momento censurati dall'Università.
Non sappiamo chi sia "Graziano Pepone" e non forse non è importante saperlo, ma esprimiamo tutta la nostra solidarietà a chi subisce la repressione "interna" all'ateneo per aver messo a nudo l'assurdità del sistema dei crediti e dell'attuale ordinamento universitario e a chi ha visto troncata la propria libertà di espressione con un colpo di censura che fa pensare ad altri tempi o altri luoghi.
Ci uniamo al collettivo Autistici Inventati nel chiedere l'immediata rimozione del server www5.autistici.org dalla black list della rete d'ateneo: vogliamo un'università dei saperi liberi e per tutti, non della censura e della repressione del dissenso!

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