Prima l'immobilismo davanti ai nazisti in parata per le vie del centro,
poi le censure ai danni della cultura laica, il flirt securitario con
Alleanza Nazionale, Piazza Verdi blindata e la caccia ai rom. Oggi, lo
sgombero del Laboratorio del Precariato Sociale Crash. L'estate
cofferatiana non lascia dubbi. Con la chiusura di uno spazio che grazie
all'impegno e alla tenacia dei suoi attivisti ha dato vita ad un
esperienza viva e di grande importanza per l'attività culturale e le
lotte sociali di questa città, il sindaco aggiunge un altro tassello
alla costruzione di una Bologna sempre più fondata sull'autoritarismo,
la repressione, la commercializzazione e l'esclusione dei soggetti più
deboli. La realizzazione di una città altra, che sappia rispondere ai
bisogni e ai desideri di chi la vive, spetta a chi non si rassegna a
respirare l'aria soffocante con cui Cofferati sta avvolgendo Bologna.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni di
Crash, augurandoci che possano ridare presto una casa ai loro progetti.
EsPRèsS / Esistenze Precarie Resistenza Sociale
Redazione di Vagamondo